CONOSCERE L'ACQUA DI MARE
PROMOZIONE DELLA CULTURA DELL'UTILIZZO DELL'ACQUA DI MARE A SCOPI NUTRIZIONALI E TERAPEUTICI
Le malattie insorgono prevalentemente per denutrizione cellulare, cioè per carenza di minerali. Il consumo razionale di acqua di mare garantisce la nutrizione delle cellule e la conseguente salute degli organismi.
GLI ORGANISMI SONO POTENZIALMENTE AUTORIPARABILI
Non esistono cellule buone e cellule cattive, le cellule generalmente rispondono all'ambiente che le circonda e spesso la loro "malignità" non è altro che un tentativo di sopravvivere a condizioni estreme.
Le cellule ragionano in collettivo, lavorano in equipe ed agiscono sempre in funzione dell'organismo. Questa caratteristica è così marcata che quando una cellula inizia a rappresentare un problema per l'intero sistema arriva, come un vero samurai, ad auto-eliminarsi; questo fenomeno si chiama apoptosi.
Se creiamo un ambiente estremamente tossico ed acido le cellule saranno talmente in sofferenza, intossicate e confuse che alcune di esse, venendo meno alla loro programmazione, non si auto-elimineranno, ma al contrario si riprodurranno trasmettendo inoltre questa caratteristica alle loro discendenti. Per questo le cellule maligne vengono definite immortali.
Se pensiamo al nostro organismo come ad un acquario ci sarà facile capire che, proprio come in uno vero, la salute dei suoi ospiti dipenderà in gran parte dalla qualità dell'acqua. Se quest'ultima sarà inquinata e scarsa di nutrienti gli abitanti dell'acquario prima cominceranno a dimostrare meno vitalità, in seguito svilupperanno patologie ed infine la maggior parte di essi morirà.
Così avviene anche per le nostre cellule: se il loro ambiente, il liquido nel quale "nuotano" e dal quale traggono nutrimento, sarà contaminato, acido e povero di elementi nutritivi cominceranno inevitabilmente a non funzionare bene, e quando ciò accade l'organismo si debilita, gli organi diminuiscono la loro funzione e spesso insorgono le malattie.
Trattare le malattie esclusivamente con i farmaci non servirà a molto se non ci preoccuperemo anche di migliorare l'ambiente: probabilmente spariranno i sintomi e ci sentiremo guariti, ma avremmo aggiunto altri agenti tossici nell'organismo, il quale verrà bombardato con ordigni micidiali che spesso oltre a centrare il loro obbiettivo produrranno effetti collaterali anche devastanti. Basta leggere il bugiardino di qualunque farmaco, anche quelli più "innocui", per averne conferma.
Se teniamo in considerazione che le patologie si sviluppano quasi esclusivamente in ambienti acidi ed anaerobici, così come lo ha dimostrato Otto Warburg (premio Nobel nel 1931), che la maggior parte delle malattie insorgono per denutrizione cellulare (mancanza di minerali) e per mancanza di ossigeno, capiremo quanto sia necessario migliorare l'ambiente nel quale vivono le nostre cellule rendendogli la giusta alcalinità e fornendo i nutrienti adeguati alle loro esigenze.
Migliorare il loro ambiente attraverso il consumo abituale di acqua di mare consentirà alle cellule di beneficiare dell'ossigeno prodotto dall'azione degli zoo-fitoplancton. Inoltre attraverso le informazioni genetiche primordiali contenute negli amminoacidi e negli acidi nucleici, gli stessi per intenderci che sono serviti a costituire il DNA della prima cellula, riusciranno a recuperare importantissime parti di memoria delle loro funzioni originali. Le cellule avranno infine a disposizione tutti gli elementi, contenuti nei sali, che agiscono come cofattori nei processi elettrolitici ed enzimatici, basilari nelle reazioni biochimiche intracellulari che originano il funzionamento dell'organo.
Tutte queste condizioni metteranno le cellule in grado di compiere a pieno le alte funzioni per le quali sono state programmate.
C'è un fenomeno biologico che ci parla della potenzialità degli organismi in fatto di autoriparazione, una funzione che osserviamo molto bene nei processi di cicatrizzazione: quando ci tagliamo le nostre cellule si incaricano automaticamente di rimarginare le ferite, a prescindere dalla nostra volontà.
Una corretta alimentazione, attività fisica e l'apporto di minerali attraverso il consumo di acqua di mare dovrebbero garantire alle nostre cellule la possibilità di svolgere alla perfezione il loro compito. E così come avviene nella cicatrizzazione, il loro lavoro di "taglio e cucito" si metterà in opera automaticamente per far fronte a qualunque malfunzionamento del nostro organismo e per rispondere a qualunque aggressione esso subisca.
La salute è una cosa troppo importante per delegarla ad altri, dovremmo essere noi ad occuparcene in prima persona mettendo le nostre cellule in condizioni di disporre a pieno del potenziale che consenta loro di porre in atto tutti i meccanismi necessari ad attivare naturalmente quei processi rigenerativi che stanno alla base dell'autoriparazione degli organismi.